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Il bambino nasce una prima volta. Poi è come se nascesse una seconda volta attraverso una fatica lunga e laboriosa per darsi un’identità. Per darsi il viso, il corpo, il gesto, l’azione, la parola, il pensiero, l’emozione, l’immaginazione, la fantasia. Nel percorso intorno alla costruzione dell’identità, ci auguriamo che i bambini si esprimano in racconti a più voci, testimonianza della capacità maturata nel tempo del sapersi riconoscere, di costruire consapevolezza intorno alle proprie caratteristiche, alla propria unicità e soggettività, e di saper riconoscere l’altro. Riconoscersi diversi da tutti gli altri bambini ma contemporaneamente ritrovarsi tutti in un’unica forte identità, data dal sentirsi parte di un gruppo. L’utilizzo di albi illustrati accompagna la condivisione dei pensieri e delle riflessioni: mostra come ciascuno sia diverso e come questa diversità sia fonte di possibilità, di confronti costruttivi, in cui le idee di ciascuno vengono liberamente espresse, ascoltate e raccolte. La rappresentazione del proprio volto è il frutto di diverse esperienze vissute dal bambino e sarà naturale nella misura in cui ha potuto sperimentarsi con autonomia e in sicurezza. Tanti quanti i volti possono essere anche i punti di vista sul mondo. Chi possiede una veduta più ampia, riesce a cogliere i punti di vista degli altri e può donare un po’ del suo sguardo al prossimo. Imparare a mettersi nei panni degli altri e riuscire a scorgere il mondo da un punto di vista differente può aiutare a scoprire la ricchezza insita nelle cose che ci circondano e non dare nulla per scontato. In quest’ottica può avvenire una riforma del pensiero dei bambini, e di tutti gli adulti che insieme a loro decidano di stare e so-stare The baby is born for the first time. Then it is as if it were born a second time through a long and laborious effort to give itself an identity. To give yourself the face, the body, the gesture, the action, the word, the thought, the emotion, the imagination, the fantasy. In the journey around the construction of identity, we hope that children express themselves in multi-voiced stories, testimony to the ability developed over time to know how to recognize themselves, to build awareness around their own characteristics, their own uniqueness and subjectivity, and to know how to recognize the other. Recognizing yourself as different from all the other children but at the same time all finding yourself in a single strong identity, given by feeling part of a group. The use of illustrated books accompanies the sharing of thoughts and reflections: it shows how everyone is different and how this diversity is a source of possibilities, of constructive comparisons, in which everyone's ideas are freely expressed, listened to and collected. The representation of one's face is the result of different experiences lived by the child and will be natural to the extent that he has been able to experiment independently and safely. As many as there are faces there can also be points of view on the world. Those who have a broader view are able to grasp the points of view of others and can give a bit of their gaze to others. ������Ƶing to put yourself in other people's shoes and being able to see the world from a different point of view can help you discover the richness inherent in the things around us and not take anything for granted. From this perspective, a reform of children's thinking can take place, and of all adults who together with them decide to stay and stay.